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Il comune di Unione di Comuni Valle dell'Agogna appartiene a: Regione Piemonte (Apre il link in una nuova scheda)

Oratorio di Santa Marta

Chiesa di S. Marta

Scheda

Nome Descrizione
Comune Invorio (Apre il link in una nuova scheda)
Indirizzo Piazza Manzetti
Modalità di accesso
l'accesso è consentito durante lo svolgimento delle funzioni religiose. L'ingresso posto al piano terra è accessibile anche a persone con disabilità
La piccola chiesa che si apre nella piazza dedicata a Santa Marta, fu forse la chiesa dei primi battezzati invoriesi. Fu edificata certamente prima dell'anno 1000. Nel 1735 venne restaurata la cappella del nome di Maria che accoglie un antico dipinto della Madonna al quale la tradizione popolare attribuiva poteri miracolosi. Nel 1750 i Confratelli di Santa Marta, che derivavano direttamente dalla Confraternita dei Disciplinati dall'abito bianco fondata intorno al XV secolo, allargarono la chiesa costruendovi il loro oratorio a lato dell'altare e misero, in una nicchia di legno dorato, la statuetta di Santa Marta che tiene in mano un secchiello colmo d'acqua. La statua di San Giulio venne invece donata dalla famiglia Zanotti nel 1924 e quella di San Giuseppe, venne collocata nella chiesa nel 1921. Fu in questa chiesa che il 31 maggio 1618 fu fondata la Coadiutoria di Invorio, voluta dal Cardinale Taverna che,in visita pastorale nel nostro paese, si rese contodi quanto fosse gravoso il compito per il parroco che, solo, era preposto alla cura delle anime sparse nel territorio. Oggi della confraternita non resta traccia, salvo che la si voglia identificare con il Comitato di Santa Marta, gruppo di volenterosi concittadini che negli ultimi anni si è adoperato per effettuare i restauri necessari per il mantenimento della chiesa.

SAN GIUSEPPE
Durante il saccheggio del 1644 ad opera dei francesi, per primo fu spogliato l'oratorio di San Giuseppe che si trovava nella omonima piazzetta e che era stato costruito per voto dei pochi Zanotti scampati alla peste. L'oratorio fu ridotto in tale miseria e decadenza fino a che nel secolo scorso il vescovo Eula lo interdì e da allora venne adibito ad abitazione. A tutt'oggi di questa chiesa non resta che un'immagine di San Giuseppe dipinta sulla facciata dell'edificio.

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